Cappotto in calce e sughero

Cappotto esterno o cappotto interno? Cappotto in calce e sughero: ecco una soluzione in grado di coniugare risparmio ed attenzione al buon vivere!

Il cappotto in edilizia

Ormai è diffusa la conoscenza in merito ai benefici che possono essere apportati ad un edificio attraverso la realizzazione di un cappotto.

Risparmio energetico e salubrità dell’ambiente sono gli aspetti che sostengono l’adozione di una scelta di questo tipo.

Talvolta però queste aspettative vengono in tutto o in parte deluse.

Nei casi meno fortunati la qualità ambientale può perfino peggiorare, a seguito di questo intervento.

Infatti quando sul mercato si apre una nuova opportunità di lavoro, molti sono indotti a cercare di coglierla…a prescindere dalle reali competenze in materia.

Non è difficile appurare come, complice la crisi, non solo imprese edili, ma anche cartongessisisti, perfino imbianchini, etc., hanno cercato di ricavarsi occasioni di lavoro in questo ambito.

Talvolta privi del bagaglio di conoscenze necessario ad affrontare una tematica semplice ma…solo in apparenza.

Una prima valutazione da farsi riguarda la modalità di intervento.

Il cappotto infatti può essere realizzato sia in esterni che in interni. Ma non è indifferente l’adozione di una o dell’altra possibilità.

Devono essere entrambe prese attentamente in considerazione e valutate nella consapevolezza che ognuna di loro presenta caratteristiche diverse e che la scelta dell’una o dell’altra non può che essere fatta relazionandola all’ambiente in cui ci si trova ad operare: gli spazi, le disponibilità economiche, etc.

Il cappotto interno

Il cappotto interno, ad esempio, è molto più facile da realizzare e, conseguentemente, meno costoso.

Di contro, però, riduce la superficie utile dell’abitazione e difficilmente consente di eliminare tutti i ponti termici.

Se realizzato da personale poco esperto può addirittura risultare controproducente.

In particolare quando la soluzione adottata occulta, invece di risolvere, il problema più insidioso: l’umidità.

Quest’ultima, imprigionata sotto il cappotto, non manca, infatti, di ripresentarsi dopo qualche tempo attraverso la comparsa di muffe.

Il cappotto esterno

Invece, nel realizzare il cappotto esterno, sicuramente più efficiente dal punto di vista energetico, devono essere affrontate e risolte problematiche diverse.

Le soglie delle finestre ed i davanzali quasi sempre devono essere sostituiti, perché impossibilitati a sporgere rispetto alla struttura del cappotto.

Le ante dei serramenti necessitano di appositi accorgimenti per evitare che possano apportare danni al cappotto, nella parte in cui con esso vengono a contatto.

Pluviali, cavi elettrici, unità esterne quali condizionatori e ogni altro elemento presente sulle pareti dell’edificio devono trovare una nuova collocazione.

I materiali

Infine c’è il vasto settore della scelta del materiale da impiegare.

E qui le grosse aziende hanno scatenato i propri uffici marketing che si contendono il cliente avvolgendolo in formule talvolta esoteriche.

In un turbinare di trasmittanze, conduttività, densità, etc, tecnici veri, ma anche venditori mimetizzati da pseudotecnici, tentano di convincere il loro interlocutore che quello da loro proposto è il miglior materiale esistente, in senso assoluto. Ma…

Ma non esiste il miglior materiale in assoluto.

Specialmente quando i materiali sono, per così dire, morti.

Privi di una capacità adattativa che ne agevoli l’armonizzazione con le variazioni imposte dalla natura.

In virtù della nostra esperienza uno dei materiali cui prestare attenzione è rappresentato da un premiscelato di calce e sughero.

Calce e sughero

Naturcap miscela naturale di calce e sughero

Impiegato come intonaco di fondo non origina microfessurazioni perché è arricchito con fibre.

Inoltre, la plasticità con la quale può essere distribuito lungo tutto il profilo dell’edificio riduce il rischio che vengano a crearsi ponti termici.

Nel contempo non carica la struttura di pesi eccessivi.

E’ inattaccabile dalle aggressioni saline (aspetto che, di per se, ne consiglia l’impiego nelle località che si affacciano direttamente sul mare o che, per posizione, dallo stesso sono influenzate).

Infine è un prodotto isolante ma anche naturale e vivo: trattiene l’umidità quando essa è eccessiva e la rilascia poi gradatamente.

Negli interni, a tutte queste qualità, coniuga la capacità di insonorizzare gli ambienti. Un altro contributo al benessere.

In sostanza vive e respira con la natura assecondandola, non ingaggiando con la stessa una contesa dalla quale è facile capire chi ne uscirebbe sconfitto.

Per ogni ulteriore informazione in proposito vi invitiamo a contattarci allo 01871825591